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Decreto Riaperture: cosa cambia dal 26 aprile

22 Aprile 2021

Da lunedì 26 aprile il decreto Riaperture del governo Draghi riporterà la zona gialla in Italia e 13 regioni potrebbero finire nell’area con minori restrizioni in base all’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza dopo il report dell’Istituto Superiore della Sanità. Ma il 26 aprile è solo l’inizio della road map delle riaperture, che avrà diverse tappe in calendario fino a luglio.

Il calendario delle riaperture dal 26 aprile al 31 luglio

Il cronoprogramma del nuovo decreto del governo Draghi prevede il ritorno delle attività e nuove regole per la zona gialla in una road map con step successivi. La prima tappa è quella del 26 aprile. In quella data:

Viene ripristinata la zona gialla dopo oltre un mese di stop. In tutti i territori classificati in questa area – anche tra regioni – ci si potrà spostare liberamente senza green pass o autocertificazione, mentre per spostarsi da o verso regioni rosse o arancioni servirà il pass (rappresentato dal certificato vaccinale, di negatività al tampone o di guarigione dal Covid);
riprenderanno diverse attività. Sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all’aperto. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. In zona gialla riapriranno i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto saranno svolti solo con posti a sedere preassegnati con distanza di almeno un metro; la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma con un tetto di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde.
Ancora in zona gialla saranno consentiti gli sport all’aperto. Si torna a scuola, ma le superiori potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca, mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca.
Lo step successivo secondo il decreto sarà quello del 15 maggio. In quella data:

  • riapriranno in zona gialla le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari
  • riapriranno anche nei giorni festivi, sempre in zona gialla, i mercati e i centri commerciali;
  • riapriranno le piscine ma solo all’aperto e resteranno in vigore le regole di sicurezza come quella dei 7 metri quadrati di acqua a testa, che significa consentire l’ingresso in vasca per un solo terzo della capienza e divieto di fare la doccia

Il primo giugno invece:

In più, da giugno potrebbero essere rivalutate, con una delibera, le disposizioni sul coprifuoco, che resta attualmente previsto alle 22: a seconda dei risultati dell’analisi della situazione epidemiologica, la misura potrebbe slittare alle ore 23 o essere eliminata. Per questa data potrebbe essere perfezionata in versione digitale, sulla scia del green pass europeo, anche la certificazione verde Covid-19 in Italia per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso. Sul certificato, già cartaceo dal 26 aprile, potrebbe quindi essere inserito un QR code, ma al progetto si sta ancora lavorando.

(fonte: Today.it)