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Roma Capitale, una svolta storica: più poteri e autonomia
31 Luglio 2025
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale per Roma Capitale, un passo storico che riconosce alla città poteri legislativi e autonomia finanziaria su materie cruciali per la vita dei suoi cittadini. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Sindaco Roberto Gualtieri esprimono grande soddisfazione per questo accordo che mira a restituire a Roma il valore che merita.
Poteri Legislativi per la Capitale
La riforma modifica l’articolo 114 della Costituzione, inserendo Roma Capitale tra gli enti costitutivi della Repubblica. Questo le conferirà la potestà di legiferare su ambiti di competenza che prima ricadevano sulla Regione, tra cui:
- Trasporto Pubblico locale: per una mobilità più efficiente.
- Urbanistica e Governo del territorio: per uno sviluppo urbano mirato.
- Commercio, artigianato e turismo: per sostenere l’economia locale.
- Polizia amministrativa locale: per una gestione più efficace dell’ordine.
- Valorizzazione dei beni culturali e ambientali: per tutelare il patrimonio unico di Roma.
- Servizi e politiche sociali: per migliorare il benessere dei cittadini.
- Edilizia residenziale pubblica: per rispondere alle esigenze abitative.
Restano escluse le materie di Sanità, Scuola, Energia e Protezione Civile. La riforma prevede inoltre una futura legge per definire il nuovo ruolo dei Municipi nell’assetto della città.
Autonomia finanziaria e futuro di Roma
L’autonomia di Roma non sarà solo legislativa, ma anche finanziaria. Una legge ordinaria definirà le funzioni non legislative, ma essenziali, che daranno sostanza all’autonomia economica della città, nel rispetto dell’articolo 119 della Costituzione. L’obiettivo è garantire le risorse necessarie per esercitare pienamente le nuove funzioni, evitando un’autonomia di facciata.
Grazie alla collaborazione tra Palazzo Chigi, Ministeri, Regione Lazio e Campidoglio, si spera che il processo legislativo sia rapido, portando la riforma a essere operativa entro la prossima consiliatura. Questo potrebbe significare l’elezione di un “super sindaco” alle amministrative del 2027, con poteri e responsabilità ampliati.