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Rifiuti, Ama: “Situazione quasi normalizzata”. Entro lunedì il “masterplan” con i siti di trasbordo

18 Luglio 2019

La situazione, lo dice Ama, è “pressoché normalizzata”. Le immagini dell’emergenza rifiuti finite sulle cronache nazionali sono quasi – quasi – un ricordo. Si torna a una raccolta almeno ordinaria seppur con le sue croniche criticità. Ieri l’incontro con Comune e Regione Lazio, per fare il punto sull’osservanza dell’ordinanza regionale emanata il 5 luglio per affrontare la crisi. Con il nuovo piano di conferimenti negli impianti di trattamento regionali, che hanno aperto gli spazi a maggiori quantitativi di tal quale proveniente da Roma, e i turni di lavoro straordinario per i dipendenti Ama messo a punto con un patto sindacale, negli ultimi quindici giorni sono state raccolte e avviate a trattamento più di 3mila tonnellate di immondizia al giorno, a fronte di una produzione che si aggira intorno alle 2900. Le strade sono tornate finalmente a respirare. Anche se in alcuni quartieri il cambio di marcia è ancora timido.

In V, VI, XIII, XIV e XV, quindi tra Roma nord e Roma est, secchioni traboccanti di sacchetti e odori nauseanti provenienti dalla strada sono presenti e fanno infuriare i residenti. Ma il report esposto ieri da Ama è carico di ottimismo: entro il 20 luglio, come già annunciato la scorsa settimana, si torna alla normalità. I lavoratori proseguiranno gli interventi di pulizie straordinarie h24, la sanificazione dei siti sensibili, l’igienizzazione dei cassonetti, ma anche le sanzioni agli incivili che ostacolano le operazioni. Un nucleo di agenti accertatori multerà i “pendolari” dei rifiuti che arrivano addirittura da fuori città per scaricare in barba alle normative intorno ai secchioni materiali ingombranti. Vedi sulla via Cassia, nel tratto compreso tra la Braccianese e la Formellese. Così come la guerra è già stata annunciata da via Calderon de la Barca a chi parcheggia in doppia fila vicino ai cassonetti, impedendo lo svuotamento nonché l’accesso al secchione a chi si muove in carrozzina.

Intanto Ama ha consegnato il “masterplan” delle aree di trasbordo: dodici spazi nei quindici municipi dove i rifiuti passeranno dai piccoli camion che raccolgono in strada alle “macchine madri”, che poi da qui si muovono verso gli impianti di conferimento. Piazzali per il “trasbordo”, appunto, dove i sacchetti non toccano terra. Al momento è stato attivato il sito di Saxa Rubra, che tratterà a pieno regime (per sei mesi) 300 tonnellate di rifiuti al giorno. Per tutti gli altri tocca aspettare la validazione ultima del piano (ora al vaglio delle ultime osservazioni dei municipi) prevista per il prossimo lunedì, quando si replicherà l’incontro tra le parti per fare il punto finale sulla raccolta.

Sullo sfondo, lo ricordiamo, il braccio di ferro per i rimborsi della Tari, la tassa sui rifiuti. Una valanga di ricorsi alla Commissione provinciale tributaria da parte di comitati, associazioni dei consumatori e singoli cittadini, con Ama pronta a difendersi con un super pool di avvocati guidati dal magistrato, professor, Mario Cicala. Perché se i mancati pagamenti dovessero essere su larga scala, si capisce, le ricadute sul servizio sarebbero potenzialmente devastanti.

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romatoday