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Piano della Mobilità: in dieci anni previsti altri 293 km di ciclabili

9 Agosto 2019

Nel piano urbano della mobilità sostenibile, presentato il 7 agosto in Campidoglio, sono numerosi gli interventi destinati a migliorare l’utilizzo della bicicletta. La Sindaca, in conferenza stampa, ha accennato ad “oltre 290 km di nuovi itinerari ciclabili”. Sono quelli previsti nel cosiddetto “Scenario di Piano”. Quello cioè che dovrebbe essere realizzato nei prossimi dieci anni.

Migliorare le ciclabili: una priorità del PUMS
La necessità di intervenire sulle reti ciclabili, per stessa ammissione dell’Agenzia per la mobilità, era una delle “due macro aree di intervento” che il processo partacipativo aveva evidenziato come una necessità dei romani. Oltre ai miglioramenti attesi nell’offerta di trasporto pubblico (l’altra macro-area), i residenti hanno chiesto di “completare itinerari e percorsi dedicati alla mobilità dolce soprattutto ciclopedonale al fine di migliorare l’effetto rete e la sicurezza”. Non è infatti un caso che il Way Endless Bike, proposto dall’associazione Salvaiciclisti, nella prima fase partecipativa sia risultato uno dei progetti più apprezzati in assoluto.

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I prossimi interventi
Lo spirito e buona parte delle proposte di Salvaiciclisti sono state recepite nello Scenario di Piano. Ai “dieci percorsi radiali” ed alle “tre ciclovallazioni” pensati per il Way Endless Bike, l’amministrazione ha sostituito un’articolata serie di interventi. Nei prossimi due anni si punta a realizzare 91 km di ciclabili. Significa andare a terminare percorsi che come la ciclabile Tuscolana e come il GRAB già sono a buon punto. Ma è nello Scenario di Piano che si ripongono le maggiori aspettative.

Lo Scenario di Piano: 75 interventi kin 10 anni
Dopo l’ultima fase di consultazione con i municipi, il PUMS ha portato a 293 i km di ciclabili da realizzazione nei prossmi dieci anni. Significa più che raddoppiare la quantità di percorsi esistenti (oggi, ragionando per eccesso, sono circa 250 km ma includono i parchi cittadini). In tutto l’amministrazione ha recepito 75 proposte, distribuite in tutta la Capitale. Si tratta di interventi attesi da anni oppure d’infrastrutture destinate ad integrare itinerari nuovi, ormai giunti in fase di ultimazione.

La rete ciclabile della Tuscolana
Una delle operazioni più dibattutte, in tema di ciclabilità, riguarda quella che dall’estate del 2018 l’amministrazioen sta realizzando su via Tuscolana. Delocalizzati gli ambulanti che operavano sul marciapiede, si sono create le condizioni per realizzare un percorso ciclabile in sede protetta che, dalla fermata metropolitana di Subaugusta, procede verso quella di Numidio Quadrato. Due chilometri per senso di marcia che sono stati criticati perchè, in apparenza, scollegati da altri percorsi esistenti. Il PUMS però ha recepito almeno tre interventi che potranno andare ad intregrare quella ciclabile. Uno prevede il passaggio su via del Mandrione (per 2,3 km) con uscita a Porta Furba, quindi sulla Tuscolana. E’ però stato inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sosteniibile anche un “prolungamento fino alla stazione Tuscolana”. Inoltre, sempre nello Scenario di Piano, è previsto un collegamento della ciclabile, in fase di ultimazione, con il percorso già esistente, situato su viale Palmiro Togliatti. Sommati agli interventi già avviati nel Municipio VII, in direzione Tor Vergata, nel quadrante sud-est, si arriverà così a creare una fitta rete di ciclabili.

Il collegamento tra Ostiense e Colombo
Tra le opere indicate nello Scenario di Piano, è riportato anche il collegamento tra la Cristoforo Colombo ed il ponte Settimia Spizzichino. Quest’ultimo, realizzato nel 2013, è dotato di percorso ciclabile in entrambe i sensi di marcia. Ma non conduce da nessuna parte. Almeno per ora. Con il PUMS si pensa di collegarlo alla dorsale presente sulla colombo attreverso un itinerario da realizzare a fianco dello square centrale, con una larghezza di due metri. La ciclabile sarà protetta da un massetto in calcestruzzo alto 10-15 cm e largo 50″ I problemi di parcheggio saranno risolti lasciando che le auto possano disporsi in linea subito dopo il massetto. Sull’altro lato del ponte, verrà invece realizzato un collegamento fino a Marconi, lungo circa 1200 metri.

Cassia e Nomentana
A Roma Nord, invece, la pista più lunga è quella che sarà realizzata tra la stazione Giustiniana e la via Cassia, perchè raggiunge i 10 chilometri. E’ poi previsto anche un interessante collegamento della pista Nomentana, appena inaugurata con la stazione Termini, cosa che gli permetterà di agganciarsi con piazza di Porta San Lorenzo e, sfruttando i 200 metri delle ciclabile di Santa Bibiana (sempre prevista nello scenario di Piano) consentirà di raggiungere anche l’Esquilino.

Le ciclabili a Roma Sud
Anche Roma Sud sarà attraversata, in prospettiva, da una fitta rete di ciclabili. Serviranno a raccordare quartieri periferici come Tor de’ Cenci e Vitinia che, nonostante siano confinanti, non godono di quest’infrastruttrura. Sempre Tor de’ Cenci, con un percorso di 5,5 km, sarà messa in comunicazione con l’Eur (opera che si affianca al previsto corridoio della mobilità). Tra i moltisismi interventi previsti nel quadrante meridionale c’è anche una ciclabile che è destinata a ricucire al dorsale “tevere sud” con il parco dei Fumetti (Torrino Mezzocammino).

Una piccola rivoluzione
Duecentonovantatre chiliometri in dieci anni significa realizzarne ventinove all’anno. Pochi se rapportati a quelli che i ciclisti, in tutta Roma, percorrono nel traffico in condizioni di assoluta insicurezza. Tanti se rapportati alla quantità di ciclabili effettive che, ad oggi, sono presenti nella Capitale.

in collaborazione con

romatoday