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Modifiche alla viabilità al Pigneto, i cittadini:”Quartiere assediato da traffico, confrontiamoci”

11 Febbraio 2020

Le modifiche alla viabilità attorno al quartiere Pigneto subentrate per permettere l’apertura dei cantieri su Circonvallazione Casilina per la realizzazione del nuovo nodo ferroviario fanno discutere i cittadini. A suscitare particolare apprensione, come si legge in una nota, il traffico generato dalle “attese interminabili per superare piazzale Prenestino” con “conseguenze sull’aumento dell’inquinamento dell’aria che si respira”, “maggiori rischi negli attraversamenti pedonali” e una “difficoltà maggiore a trovare parcheggio, soprattutto da parte degli operatori del mercato rionale”, si legge in una nota del Comitato di quartiere Pigneto-Prenestino.

A partire dall’inizio di gennaio, infatti, con diversi scaglioni la viabilità dell’area attorno alla parte finale del quartiere è stata radicalmente modificata per permettere la chiusura di circonvallazione Casilina est. In particolare è stata invertita la circolazione sull’ultimo tratto di via Casilina e resa a doppio senso di marcia via L’Aquila. Proprio questa mattina si è tenuta una commissione Mobilità, presieduta da Enrico Stefàno, per esaminare gli effetti di queste modifiche che dureranno circa due anni e mezzo, il tempo di realizzazione della nuova infrastruttura. A creare maggior impatto sono i flussi di traffico su via L’Aquila, soprattutto nella direzione dal centro verso il Gra all’altezza di piazzale Prenestino.

“Rinnoviamo la richiesta di attivare un tavolo di confronto permanente con responsabili del progetto e amministratori per verificare l’avanzamento dei lavori, l’analisi dei problemi e la condivisione delle possibili soluzioni, il monitoraggio ambientale della qualità dell’aria a partire dall’aumento delle polveri sottili che stiamo già respirando”, scrivono nella nota.
Sul tavolo ci sono alcune proposte pratiche: “Per noi l’elemento debole di questa nuova viabilità è rappresentato dal doppo senso di circolazione su via l’Aquila perché il flusso in direzione di piazza Lodi taglia quello in direzione opposta e interferisce”, spiega Roberto Pagnoni, ingegnere dei trasporti, residente ed esponente del comitato.

“Oggi come oggi all’altezza del ponte su piazzale Prenestino si crea una strozzatura che fa aumentare il traffico. Per questo avevamo proposto di creare una rotatoria attorno agli edifici con la possibilità di rientrare a piazza Caballini ma non è stata accettata per una serie di questioni tecniche”, continua Pagnoni. “Per ridurre il restringimento della carreggiata, come comitato, abbiamo allora proposto di ridurre la larghezza del marciapiede, consapevoli che, essendo il ponte di proprietà di Rfi, andrebbe effettuata una valutazione dell’aumento dei carichi del ponte per la sua stabilità”.

 

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