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Lazio Europa: per fare bene, per tutti

13 Maggio 2022

Nuove opportunità e buona occupazione, valorizzando, anche in chiave economica, il nostro enorme patrimonio storico e culturale. E’ questo l’obiettivo dell’operazione che ha avviato la regione Lazio, una programmazione unitaria cofinanziata dai Fondi europei.
Un disegno strategico per il territorio volto anche a rafforzare la competitività delle imprese del Lazio sui mercati globali e gli offre gli strumenti per una ripartenza sostenibile, inclusiva e incentrata sull’innovazione.
Una mole di investimenti mai vista negli ultimi cinquant’anni, più di 16 miliardi di euro e il Lazio dovrà essere una delle regioni a trainare l’Italia e l’Europa nella realizzazione di un nuovo
modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità sociale e ambientale, sulla giustizia, sull’innovazione, sulla forza creativa delle nuove generazioni.

I programmi cofinanziati da questi fondi europei verranno presentati nell’evento conclusivo, dopo un tour in tutte le province, che si terrà a Palazzo dei Congressi il 13 maggio.

Interverranno il presidente Nicola Zingaretti, il vicepresidente Daniele Leodori, il sindaco Roberto Gualtieri, e poi Mara Carfagna, Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Vincenzo Amendola, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega in materia di Politiche e affari europei, Mariastella Gelmini, Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia.

Nei prossimi anni c’è da realizzare un grande obiettivo comune che mette insieme comunità, territori, istituzioni. Dai Comuni, fino alle massime autorità europee.
La priorità ora è correre, restando concentrati sugli obiettivi di questo grande investimento sul nostro futuro: innanzitutto combattere le diseguaglianze; connettere meglio tutti i
territori del Lazio con il resto del Paese, per rendere più facile la vita delle persone e per migliorare la competitività; produrre sviluppo sostenibile e lavoro di qualità; valorizzare l’incredibile ricchezza di culture, paesaggi, tradizioni e prodotti che custodisce questa nostra terra. Sono sicuro che ce la faremo: il Lazio sarà nei prossimi anni italiani uno dei poli europei più avanzati nella produzione di benessere diffuso e collettivo.

Sono le parole del presidente Zingaretti il cui intervento concluderà il convegno.

Gli investimenti si dovranno poggiare su tre pilastri fondamentali: sostenibilità, innovazione e inclusione. L’ultimo è un punto imprescindibile: senza attenzione alla tenuta sociale il PNRR non esiste. Credo fortemente, da sempre, che l’indice di benessere di una società è rappresentato dalle condizioni dei più deboli, non dei più ricchi. Vogliamo impiegare queste risorse con un obiettivo ben preciso: progredire tutti insieme, costruire una Regione che viaggi tutta alla stessa velocità. Tutte le province insieme, tutti i cittadini insieme.

E’ invece il pensiero di Leodori che pone l’attenzione sul benessere del tessuto sociale.

Tutte le azioni della nuova programmazione sono state computate in funzione degli obiettivi dell’Agenda globale 2030 dell’ONU: passaggio ineludibile verso l’affermazione di un nuovo orizzonte di progresso equo e sostenibile che assuma la resilienza come approccio propedeutico al cambiamento; la programmazione della Regione Lazio delle risorse per lo sviluppo di medio e lungo periodo fa proprio l’orientamento dell’Agenda globale 2030 dell’ONU e ne adotta la vision strategica volta al rafforzamento della sostenibilità nelle sue diverse dimensioni – economica, sociale, ambientale e alla riduzione delle disuguaglianze.

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