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Diabolik parla romano: Luca Marinelli è il “re del terrore”, Mastrandrea l’ispettore Ginko

21 Ottobre 2020

” I fratelli  Manetti presenteranno i primi sei minuti di Diabolik proprio qui all’Auditorium Parco della Musica” – è stato questo uno dei primi annunci del direttore artistico Antonio Monda sulla 15esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Marco e Antonio Manetti saranno infatti protagonisti di uno degli Incontri Ravvicinati con il pubblico in programma nel week end di chiusura della kermesse.

E intorno a Diabolik, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, crescono attesa e curiosità.

Luca Marinelli è il Diabolik dei Manetti bros
Nei giorni scorsi è stato rilasciato il primo teaser trailer: nella breve clip viene mostrato il covo del ladro piu’ inafferrabile di sempre e la sua iconica Jaguar E-Type. A dare il volto al ‘Re del terrore’ è Luca Marinelli: l’attore romano che ha vinto il David di Donatello come attore non protagonista per Lo chiamavano Jeeg Robot.

ll Diabolik dei Manetti bros vanta un cast di pregio: Miriam Leone sarà Eva Kant, il ruolo dell’ispettore Ginko è stato invece affidato a Valerio Mastandrea. Nel cast anche Alessandro Roia, Serena Rossi, Claudia Gerini, Roberto Citran.

Diabolik nelle sale cinematografiche il 31 dicembre
Diabolik arriverà nei cinema il 31 dicembre distribuito da 01 Distribution. Il film è scritto da Michelangelo La Neve e Manetti Bros, che hanno firmato anche il soggetto insieme a Mario Gomboli. Mentre il teaser trailer di Diabolik è già virale sul web e sui social, è alla Festa del Cinema di Roma che i Manetti bros presenteranno in anteprima alcune sequenze del film.

I Manetti bros alla Festa del Cinema 2020: il racconto del cinema “proletario”
Oltre a svelare in parte Diabolik, durante l’Incontro Ravvicinato con il pubblico (sabato 24 ottobre ore 22 in Sala Sinopoli) Marco e Antonio Manetti ripercorreranno la loro carriera. Non è facile rimanere fedeli al proprio immaginario, soprattutto se questo non è mainstream, e riuscire allostesso tempo a realizzare prodotti audiovisivi che sappiano essere originali e spaziare fra i generi. I Manetti bros., registi, sceneggiatori e produttori cinematografici romani, sono tra i pochissimi autori italiani in grado di farlo e di realizzare un cinema “proletario”, sia nei mezzi che nei temi trattati.

La carriera cinematografica di Marco e Antono Manetti
Cresciuti con B-movie e cultura popolare, i due cineasti romani iniziano la loro carriera negli anni ‘90, firmando numerosi videoclip di successo, prima di arrivare, negli anni 2000, a raggiungere il grande pubblico televisivo grazie alla serie L’ispettore Coliandro. Nel mezzo, una carriera cinematografica ricca di successi. Un percorso iniziato nel 1997 con la vittoria del Premio speciale della giuria al Torino Film Festival con Torino Boys, anche se è con Zora la vampira e con Piano 17 che iniziano a farsi conoscere da un pubblico più ampio. Nel 2011 presentano il thriller L’arrivo di Wang alla Mostra di Venezia e nel 2013 con Song ‘e Napule, presentato alla Festa del Cinema, ricevono il consenso di critica e pubblico. Nel 2017 Ammore e Malavita vince il David di Donatello per il miglior film. Con Carlo Macchitella e la Beta Film danno vita alla Mompracem, casa di produzione particolarmente attenta a dare spazio ai registi emergenti.

 

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