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Coronavirus, “El virus no pasa”: da una scuola romana la colonna sonora della quarantena

26 Marzo 2020

El virus no pasa. La colonna sonora della quarantena arriva da un quartiere della periferia sud- est della Capitale. Più precisamente dalla scuola Lucio Lombardo Radice. Ma non è stata composta nelle classi della sede principale, ad Anagnina. E neppure nelle aule della succursale di Morena.

Un lavoro a distanza
Il brano è stato realizzato lasciando che ciascuno studente restasse a casa. Un lavoro dunque fatto “a distanza”, ma allo stesso tempo estremamente partecipato. Claudia Bivolaru, Chiara Ciccone, Marta De Cristofaro, Matteo Gullo, Mattia Prata e Chiara Zibellini, guidati dai docenti Federico Lama e Marco Maurizi, hanno composto parole e musica. Hanno lavorato insieme per descrivere la condizione che tutti quanti stiamo vivendo. “Puoi dare una mano/Sul tuo bel divano” recita la canzone, perché “ L’eroe del momento/è nel suo appartamento/ vicino ed umano/è chi sta lontano/ Il virus no pasa se te ne stai a casa”.

Il virus no pasa
Il brano, affronta il tema del cinismo verso gli anziani e del senso di responsabilità di chi, coscientemente, comprende che la scelta migliore sia quella di restare a casa. Parla dei tagli alla sanità, della rincorsa al profitto. Temi importanti, sui quali gli studenti della Lombardo Radice si sono confrontati anche grazie al laboratorio STOP. In partenza era “Students Teachers on Playing”, ora è diventato “Siamo tutti orientati provvisoriamente” .

Il progetto STOP
“S.T.O.P. – racconta Marco Maurizi, professore di filosofia – è un progetto che abbiamo creato tre anni fa. Ci siamo trovati con il collega Federico Lama, docente di matematica e musicista e abbiamo deciso di provare a costruire qualcosa di creativo con i ragazzi”. Il risultato è sotto gli occhi, anzi le orecchie di tutti. ” I ragazzi e le ragazze – ha aggiunto il professore – sono davvero bravi, capaci di scrivere testi che sorprendono per la lucidità di pensiero e l’energia che ci mettono”. Ed ora il gruppo di STOP si prepara ad incidere anche un disco. “È il nostro obiettivo – ha ammesso il professor Maurizi – ci stiamo lavorando”.

La factory musicale
“È un onore e una responsabilità far crescere nel nostro territorio progetti come questo – ha dichiarato Elena De Santis, assessora alla Scuola e Politiche giovanili del Municipio VII – una factory musicale che coinvolge studenti e docenti, un esperimento inedito di scrittura collettiva e performance live, canzoni che uniscono esperienze e generazioni diverse rilanciando un messaggio di creatività, condivisione e speranza”. Un esempio da seguire sulle note di un brano che si candida a diventare la colonna sonora di questa quarantena.

 

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