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Chiuso il Teatro dell’Angelo a Prati: al suo posto un supermercato

13 Ottobre 2020

Cala il sipario sul Teatro dell’Angelo. Dopo quasi due anni di inattività, ha definitivamente chiuso il teatro di via Simone de Saint Bon, a Prati. Un punto di riferimento per la cultura e l’intrattenimento sin dagli anni ‘30 quando in quella grande sala tutto il quartiere andava a ballare. Poi una finestra di decadenza prima di risorgere: la trasformazione archivio, poi in magazzino fino all’abbandono totale.

Prati: ha chiuso il Teatro dell’Angelo
Solo il tempo, la passione e la volontà di Bedi Moratti, sorella di Massimo, e figlia di Angelo, presidente della squadra dell’Inter negli anni ’60, da cui il nome del Teatro, ne hanno fatto un teatro nel 1995, inaugurato da Vittorio Gassman. Sul palco sempre grandi nomi da Milena Vukotic ad Anna Mazzamauro, Debora Caprioglio, Gianfranco D’Angelo e Pippo Franco, poi Gigi Proietti, Nicola Piovani, Franco Nero ed Elena Sofia Ricci.

Un supermercato al posto del Teatro dell’Angelo
“Un altro simbolo della cultura scompare nella capitale” – denuncia il Codacons. Il Teatro dell’Angelo, dove i lavori sono già iniziati, sarà trasformato in un grande supermercato. Già in allarme i residenti della zona pronti a dare battaglia per salvare la sala e preservare un simbolo della cultura.“Abbiamo deciso di inviare una istanza al Municipio I affinché dia le necessarie garanzie ai cittadini che abitano in prossimità del teatro. C’è preoccupazione infatti da parte dei residenti su alcuni lavori che starebbero interessando solai e garage del palazzo dove dovrebbe sorgere il supermercato. Una vicenda – preannuncia il Codacons – che potrebbe sfociare in una battaglia legale per salvare il teatro e bloccare il progetto”.

Azione a “difesa” del Teatro dell’Angelo
Intanto nel consiglio del Roma Centro già si alzano le prime voci a difesa del Teatro dell’Angelo: “Pieno sostegno ai residenti nella battaglia per salvarlo Non è però sufficiente solo un supporto esterno ma è necessario, oltre che urgente, ripensare una politica che riporti la cultura come centro dell’identità della Capitale. In questi anni – sottolinea Flavia De Gregorio, presidente Commissione Cultura I Municipio e membro del Comitato Promotore di Azione – una mancanza di visione in materia e l’incompetenza politica ci hanno portati a subire e non gestire a i processi. Mai come ora dunque c’è bisogno di azioni forti che riportino al centro Roma e i suoi luoghi culturali”.

 

 

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