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Cervelletta: la torre medievale è salva, recuperato un fondo di 220mila euro

8 Ottobre 2019

In fondo di 220mila euro inserito nella variazione di bilancio del Comune di Roma, a fine giugno, può salvare la torre della Cervelletta. Lo stato in cui versa la struttura è stato denunciato più volte dal comitato Uniti per la Cervelletta che porta avanti la battaglia in difesa del Casale. La minisindaca Della Casa: “Il percorso per restituire la struttura al pubblico è in atto e sicuramente condiviso con le realtà civiche”.

Recuperati da un vecchio progetto 220mila per salvare la torre
Un tavolo di confronto nei giorni scorsi alla Vaccheria Nardi tra le realtà sociali che da anni denunciano lo stato del Casale e ne difendono il valore e il Quarto Municipio. All’appuntamento è intervenuta la presidente Roberta Della Casa che a Roma Today ha spiegato: “Abbiamo ritrovato una somma stanziata in realtà già da molti anni che sarà utilizzata per la messa in sicurezza della torre del casale: circa 220 mila euro – ha aggiunto – La torre infatti ha mostrato notevole peggioramento e l’attenzione dei cittadini ci ha documentato la problematica”.

Dall’appello a Mattarella al concorso FAI
Durante lo scorso mese di febbraio il coordinamento “Uniti per la Cervelletta” aveva lanciato l’allarme: “La Torre della Cervelletta sta crollando, entro due anni si sbriciolerà” e lo aveva fatto nelle sale del Campidoglio rivolgendo anche un appello al presidente della Repubblica, al primo ministro e ai referenti del patrimonio dei beni culturali. Non solo: il bene era stato anche inserito all’interno del concorso FAI “I luoghi del Cuore” risultando tra i più votati dai romani. A marzo dalla commissione cultura del Campidoglio l’annuncio: “E’ fondamentale avviare lavori di messa in sicurezza”.

Dal coordinamento: “Continueremo a lottare”
“Soddisfatto per il prossimo salvataggio della Torre medievale ma profondamente deluso perché non c’è un impegno concreto per la riapertura del Casale Storico – ha detto al nostro giornale Antonio Barcella del coordinamento “Uniti per la Cervelletta” – La mia generazione e probabilmente anche quella successiva non potranno assistere alla riapertura del casale a causa dei tempi lunghissimi e macchinosi della burocrazia, della scarsa volontà politica di investire ingenti fondi su un patrimonio storico della periferia e per la mancanza di risorse”. Ha concluso: “Tutto questo non significa che non dobbiamo continuare a lottare per la tutela del Casale ma che la battaglia civile che abbiamo intrapreso sarà lunga e difficile nonostante l’impegno istituzionale che sembra non mancare”.

 

 

in collaborazione con

romatoday