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Castel Sant’Angelo, qui adagia il rifugiato di Jago – Ed è selfie mania

8 Agosto 2022

Dopo un mese in mare con i profughi provenienti dalla Libia e dopo aver fatto tappa anche allo Stadio Olimpico, il profugo di Jago arriva sul ponte di Castel Sant’Angelo. Si intitola Flagella Paratus Sum – Sono pronto al flagello e prosegue il suo viaggio toccando una meta non casuale, anzi molto simbolica. Il profugo senza casa e in cerca di un futuro è ora adagiato sul ponte che è crocevia tra la Basilica di San Pietro e l’antica prigione di Castel Sant’Angelo. Ora è sfondo per i selfie delle centinaia di turisti che transitano sul ponte. Un appoggio simbolico per un’opera simbolica, che verrà venduta all’asta e il ricavato andrà ad un’associazione che aiuta i profughi. La base d’asta è di 1,250 milione di euro.
Jacopo Cardillo, in arte Jago è originario di Frosinone, dove è nato 35 anni fa. Le sue sculture sono ben note. Proprio un mese Palazzo Bonaparte ha salutato una mostra a lui dedicata. E’ stato scoperta dalla storica dell’arte Maria Teresa Benedetti, e partecipò alla biennale di Venezia a soli 24 anni, selezionato da Vittorio Sgarbi.

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