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Campo Testaccio, il M5s tira dritto: l’area tornerà al Comune. “Ci sono privati interessati”

23 Luglio 2020

Alla gestione di campo Testaccio penserà il Comune di Roma e non più il municipio. O almeno, questa è l’intenzione del M5s resa nota dal Campidoglio con un comunicato stampa ufficiale. “Verrà presentata a breve in Assemblea capitolina la mozione n. 289/2020 – si legge – che prevede l’impegno affinché la competenza gestionale resti in carico al dipartimento Sport e Politiche giovanili e affinché vengano avviate tutte le procedure necessarie per la riapertura degli spazi al pubblico, ad uso sportivo, nel minor tempo possibile”.

L’affidamento ai privati
Non solo, l’idea è quella di lavorare per affidarlo a un privato. “Diverse realtà imprenditoriali hanno manifestato, infine, la volontà di investire sullo storico impianto sportivo – fa sapere ancora il Comune – l’Amministrazione è in fase di disamina delle differenti proposte”. Una scelta che sta innescando una serie di aspre polemiche, perché divergente rispetto a quanto la stessa Assemblea capitolina aveva già deliberato un anno fa. E cioè di cedere la competenza del campo al I municipio, a guida Pd. Un cambio di rotta improvviso annunciato a pochi giorni dall’illustrazione di quello che invece il parlamentino aveva in mente per il campo.

Il M5s toglie il campo al municipio
Approfittando dell’asse politico con i dem che governano la Regione Lazio, il municipio si è appoggiato a fondi e risorse della Pisana. Era in dirittura d’arrivo infatti un piano per l’affidamento della gestione all’Asp (Azienda pubblica per i servizi alla persona) Asilo Savoia, realtà già impegnata nel sociale, da finanziare tramite un milione di euro di mutuo ottenuto dal Credito sportivo e sostenuto economicamente sempre dalla Regione. Riaprire il campo di calcio alle realtà del territorio e permettere ai ragazzi di giocare a prezzi sociali. Questa l’idea di massima, da definire nei dettagli ma pronta a essere realizzata, che evidentemente al Comune non è piaciuta. Tanto da far decidere per il passo indietro.

“In un primo momento nell’ottica della nuova classificazione degli impianti sportivi di Roma Capitale, si era valutata la possibilità di cedere l’area al I Municipio, così come da quest’ultimo richiesto più volte” ammette il Campidoglio nella nota stampa su citata. Poi, appunto, il dietrofront. “L’Assemblea Capitolina ha però ritenuto opportuno, visto il valore storico dell’impianto e la volontà cittadina sempre espressa in questi anni, mantenere una competenza di Campo Testaccio di tipo dipartimentale”.

Ora la mozione, a settembre la delibera
Un’intenzione che però, è bene specificarlo, deve ancora attuarsi. Di una mozione in tal senso aveva già parlato a RomaToday il presidente della commissione Sport Angelo Diario. Ora ufficializzata dallo stesso Campidoglio con un comunicato stampa che fa pensare a un sostegno unanime o quasi della maggioranza grillina (insieme ai consiglieri di Fratelli d’Italia che si sono allineati a Diario). Certo, una mozione ha mero valore di indirizzo politico. Precederà però una proposta di delibera che invece dovrebbe approdare in Aula, con lo stesso contenuto per quanto riguarda nello specifico campo Testaccio, a settembre.

Tra i timori quello che i tempi si allunghino ancora. Quando sono anni che il territorio aspetta il suo campo di calcio, abbandonato al degrado e sempre al centro di inconcludenti promesse elettorali. Il Campidoglio sul punto assicura: “La conferma della competenza gestionale di Campo Testaccio al Dipartimento, è importante sottolinearlo, non determinerà alcun ritardo nella restituzione degli spazi alla cittadinanza ma, anzi, ne accelererà la realizzazione”.

 

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