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Amore e danza al teatro Olimpico, torna Giulietta e Romeo

3 Ottobre 2022

Torna in scena Giulietta e Romeo al Teatro Olimpico di Roma, con la regia firmata dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. Così riprende la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana per la quale, nel corso degli ultimi 20anni, lo spettacolo si è rivelato una delle produzioni di maggior successo del suo repertorio, con un record di recite effettuate e pubblico al botteghino. Ben 350 le repliche in Italia e nel mondo e 200.000 gli spettatori: è lo spettacolo di danza italiano più applaudito di sempre.
Giulietta e Romeo oggi viene riallestito per festeggiare il suo ventesimo anniversario con la Compagnia del Balletto di Roma, la danza dell’amore impossibile, ricca della saggezza del tempo e dell’energia del presente, è pronta a rinascere nell’era post-covid sui ritrovati e affezionati palcoscenici italiani. Il nuovo tour debutterà al Teatro Olimpico, nella sua nuova veste dal 4 all’8 ottobre alle ore 20:30 e il 9 ottobre in pomeridiana alle 18:00, per poi proseguire in altri teatri italiani come il Teatro Massimo di Pescara, il Teatro Verdi di Firenze, il Teatro Savoia di Campobasso, il Teatro Diego Fabbri di Forlì, il Teatro Sociale Balzan di Badia Polesine.

In scena i danzatori della Compagnia del Balletto di Roma, nuovi interpreti di una storia eterna e immagine ideale di una giovinezza sospesa nel tempo. Tra visioni cinematografiche e nodi psicoanalitici, Monteverde ha dato vita negli anni ad un proprio caratteristico linguaggio coreografico, stilisticamente ed esteticamente dirompente, che ancora oggi continua ad attrarre nuovi sguardi ed interpretazioni.
Nel suo Giulietta e Romeo, la Verona degli amanti infelici di Shakespeare si trasforma in un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione: un muro decrepito mantiene il ricordo di un conflitto mondiale che ha azzerato morale e sentimento, e – risuonando quanto mai attuale – annuncia, oltre le macerie, un futuro di rinascita e ricostruzione. Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta sarà protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida di un amore inammissibile; Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, sarà martire della propria fede d’amore innocente. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, padrone ossessive e compiaciute di una trama resa ancor più tragica dall’intenzionalità dell’odio e dall’istigazione alla vendetta. Una riscrittura drammaturgica che è anche un’audace manipolazione dell’opera originale e insiste sui sentimenti e sulle idee universali che ancora oggi fanno breccia nei lettori di Shakespeare e che risuonano ancora più forti nella loro traduzione in danza attraverso lo stile energico e travolgente del coreografo Fabrizio Monteverde.

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